Lavinia Piro si classifica al settimo posto agli assoluti di Verona

La città di Verona ha degnamente ospitato sabato 31 marzo e domenica 01 aprile 2012 presso lo splendido Palazzo dello Sport "Atleti Azzurri d'Italia" per l'occasione tirato a lucido, la manifestazione più prestigiosa e sentita dell'anno, la finale del Campionato Assoluto d'Italia. C'era lo scenario delle grandi occasioni nella città di Romeo e Giulietta, un tripudio di tricolori, fiori, musica e cerimoniale perfetto con la presenza di tutte le società più forti d'Italia con gli atleti dei club militari ed è il solo caso salvo le olimpiadi e i mondiali per vederli all'opera e, fatto non secondario, erano presenti anche atleti dello Sport Club Orbetello - Sezione Judo, accompagnati come sempre dal loro Insegnante Tecnico Remo Piro. Poche Associazioni Sportive della Toscana hanno avuto il privilegio e il merito di confrontarsi a tali livelli, si potevano contare sulle dita di una mano, la Provincia di Grosseto era degnamente rappresentata dagli atleti lagunari Lavinia Piro e Marco Perugini. Due giorni di gara per l'occasione, sabato 31 marzo il settore maschile con l'orbetellano schierato nella categoria Kg. 60 la più numerosa e difficile. Subito in salita il suo percorso con un accoppiamento non fortunato, si trova di fronte Ghiringhelli della Robur Milano, atleta di grande spessore che al termine della competizione sfiorerà il podio arrivando 7° su 35 judokas. Perugini nonostante una preparazione perfetta sia sotto l'aspetto fisico che tecnico non è riuscito, come purtroppo gli succede spesso nelle grandissime occasioni, ad esprimersi come avrebbe potuto, troppo lento, prevedibile, eccessivamente preoccupato, subendo senza reagire la veemenza dell'avversario. Subendo una sconfitta inevitabile, il lombardo nel proseguo della gara, nonostante non demeriti, non riesce a recuperare l'orbetellano che mestamente esce dai giochi. I problemi si erano già intravisti anche recentemente, l'Insegnante e l'atleta stanno già lavorando per cercare di rimuovere le problematiche di ordine caratteriale che frenano le grandi potenzialità del ragazzo. Neanche il tempo di leccarsi le ferite che il giorno successivo era Lavinia a difendere il prestigio sportivo del Club lagunare, nel palmares della ragazza ben 15 finali nazionali da record dei primati dopo il 3° posto negli Under 23 e un 5° posto in Coppa Italia. Agli Assoluti mai era riuscita a migliorare il 9° posto, questo era il suo intento e per questo si era preparata. La nuvoletta nera ancora incombeva sulla compagine lagunare, ancora un accoppiamento proibitivo, Lavinia al primo incontro doveva vedersela con Tania Ferrera del Team Romagna Judo di Bologna, campionessa uscente e che di lì a poco si confermerà per la seconda volta consecutiva la più forte in assoluto. Sconfitta senza attenuanti per la Piro che verrà prontamente recuperata dalla travolgente emiliana. Scontro-incontro tra l'orbetellana e la dolorante Debora Sala della Ginnastica Fortitudo di Cosenza, Lavinia vince e convince facendo ben sperare per l'incontro successivo che se vinto da l'accesso alla finale per il 3° e 5° posto, risultato eclatante in tale contesto. Piro contro Maddalena Tarturo, atleta pugliese scorbutica e imprevedibile. Combattimento a senso unico per 4 minuti e 5 secondi con la superiorità assoluta dell'orbetellana cvon un vantaggio tecnico (Yuko) a suo favore, l'avversaria richiamata 2 volte per manifestata inferiorità. Nonostante i richiami del tecnico a gestire con prudenza l'incontro, la Piro tutta protesa in avanti voleva chiudere anzitempo l'incontro ma guarda caso l'imprevisto e l'inimmaginabile era in agguato, un controcolpo fortunoso e inaspettatodella Tarturo che si porta a casa il risultato. Sconfitta ed ennesima ingenuità della Piro che nonostante tutto si classificherà settima. Il Tecnico nel ritenere positiva la trasferta di Verona, lunga e onerosa è consapevole che per la Piro e Perugini si debba lavorare molto sotto l'aspetto gestionale delle emozioni e delle strategie.