Gavorrano. L'intervista della settimana: Marco Berardi

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«Il Gavorrano può fare ancora tanto. Ci sono sempre otto giornate, ci impegneremo al massimo, partita dopo partita e solo alla fine tireremo le somme». Il centrocampista follonichese Marco Berardiscommette su un finale di campionato spumeggiante della formazione rossoblù: «Noi crediamo assolutamente in una rimonta. Abbiamo possibilità di rientrare facendo leva sulla nostra unità. Il campionato è difficile e nessuna gara è scontata e per questo è bello e stimolante».

Per Berardi la squadra migliore è la Pianese: «Ha un bel gioco ed è compatta, ma non escludererei nessuna delle compagini in lotta».

Il mediano ex Suditirol è entrato nella famiglia del Gavorrano proprio nel momento del cambio di panchina, alla vigilia dell’esonero di Atos Rigucci. «Mister Cacitti – sottolinea Berardi – ha dato serenità, ci ha responsabilizzato ed è stato chiaro: ognuno si deve assumere le conseguenze delle proprie azioni. Con questa filosofia è nato un gruppo unito. E’ la nostra arma migliore: tutti siamo uniti e pronti a fare una corsa in più per aiutare un compagno. Grazie a questa coesione siamo riusciti a rendere meno tragica la partita con il Tuttocuoio. Le dieci giornate di squalifica potevano avere conseguenze peggiori, ma ognuno ha dato il massimo e ha rimpiazzato gli assenti. Anche per me il peggio è passato: grazie a due incontri con la Juniores ho ritrovato la gamba e con la Sangiovannese ho giocato sui miei livelli. Un difetto della squadra? Dobbiamo chiudere prima le partite ed essere spietati quando ci capita l’occasione».

Berardi, cresciuto nella Fiorentina che lo ha prelevato a 9 anni dal Golfo Follonica, è felice della scelta effettuata. «E’ la prima volta nella mia carriera che sono a casa. Ho deciso di scendere in serie D perché al Sud Tirol non trovavo spazio. Ho rescisso il contratto e ho iniziato ad allenarmi da solo. Quando mi ha chiamato il Gavorrano, con il quale mi sono allenato qualche volta anche prima di essere tesserato, non ho esitato a venire. Quello che mi ha convinto è che non si trovano facilmente nel calcio di oggi società così serie ed ambiziose. Quella rossoblù ha messo in piedi un bel progetto con il Follonica, che prevede tra l’altro la sistemazione di uno stadio per la serie superiore».

«Mi sembra di rivivere – prosegue - la bella stagione che ho trascorso a Pordenone, la prima da professionista dopo aver lasciato Firenze. Sono contento che la mia ex formazione stia viaggiando verso la serie B, se lo merita. Là ho vissuto dei bei momenti, da matricola mi sono ritagliato il mio spazio, compresa la gara per la semifinale scudetto».

Nella Fiorentina Berardi ha disputato anche sei partite del Torneo di Viareggio, con una rete. Nessuno meglio di lui può commentare la presenza di Davide Ferrante con la maglia della selezione di serie D: «E’ un grande, se lo merita. Il ragazzo mi piace, s’impegna e il pregio di saper ascoltare. Davide sta vivendo una stagione strepitosa».

Proprio per la partecipazione del difensore orbetellano alla Viareggio Cup, il Gavorrano tornerà in campo tre giorni dopo il resto del gruppo, andando a far visita mercoledì 20 al Bastia Umbra: «Sarà una partita difficile. In casa loro gli umbri sono una buona squadra, ma noi siamo pronti a fare la nostra parte».

LA SCHEDA

MARCO

BERARDI

NATO IL 25 marzo 1996

A Massa Marittima

RUOLO Centrocampista

ALTEZZA 1,83 m PESO 79 kg

Ha iniziato piccolissimo nel Golfo Follonica

sotto la guida di Alessandro Maldini.

A 9 anni è passato alla Fiorentina dove

ha disputato anche tre campionati Primavera.

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