L'intervista della settimana: Mattia Placido, difensore centrale

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«Siamo rammaricati per il fatto di aver disputato tre mesi straordinari, di aver fatto una grande scalata e per non essere riusciti a battere la Pianese». Mattia Placido, difensore centrale dell’U.S. Gavorrano racconta così il sentimento dello spogliatoio rossoblù dopo la battuta d’arresto di domenica scorsa contro la capolista.

«C’è comunque la consapevolezza – prosegue il centrale originario di Genova – di aver giocato alla pari ed aver affrontato la Pianese dopo aver fatto il loro stesso numero di punti nel girone di ritorno. Al Malservisi-Matteini si sono affrontate le squadre più forti del girone; i senesi hanno meritato di vincere ma noi non siamo poi così distanti da loro».

Placido analizza il big-match della 34ª giornata: «La Pianese ha iniziato meglio e nel primo quarto d’ora ci ha messo in seria difficoltà, ma piano piano abbiamo preso le misure. Purtroppo quando siamo entrati in partita abbiamo subito la rete e c’è stata l’espulsione di Grifoni. Nonostante tutto abbiamo continuato a lottare e se riuscivamo a pareggiare sul quel tiro di Jukic a sei minuti dalla fine probabilmente potevamo sperare ancora di vincere la gara».

«La sconfitta – aggiunge Mattia Placido – non cambia di una virgola quello che abbiamo fatto nel girone di ritorno. I 32 punti messi insieme parlano da soli sulla nostra impresa. Ci eravamo posti l’obiettivo di arrivare a questa partita con delle chances di promozione. C’è un altro dato che ci deve rendere orgogliosi: a dicembre il Ghivizzano aveva venti punti più di noi: lo abbiamo scavalcato».

«Siamo delusi per aver visto svanire il sogno della serie C – sottolinea Placido – ma ci rimane la grande rimonta e da qui dobbiamo ripartire il prossimo anno per dare la scalata alla categoria superiore. L’obiettivo minimo a questo punto devono essere i playoff, che sono sicuramente alla nostra portata. Raggiungerli oltre ad una grande soddisfazione personale darebbe un senso a questa stagione. A Gavorrano ho trovato un gruppo compatto, disponibile a sacrificarsi per i compagni e sono sicuro che continueremo a fare bene».

Placido guarda avanti perché ha già in tasca un contratto per il prossimo anno. «Ho fatto una scelta di vita – spiega - decidendo di sposare il progetto del Gavorrano, contento di farne parte. Quando mi ha cercato il direttore generale Vetrini avevo altre richieste ma volevo entrare in una squadra ambiziosa. E sono riuscito nel mio intento. Nella prossima stagione servirà una partenza migliore per avere maggiori possibilità di vincere un campionato difficile come quello di serie D».

Il difensore ligure, che ha vestito anche la maglia della nazionale under 19 (in squadra con Merret, Calabria e Lorenzo Pellegrini) si è fatto le ossa con la Sampdoria, dove è entrato a nove anni dopo aver iniziato nella Baiardo. Nell’ultima stagione di Primavera si è allenato sempre con la squadra di serie A, guidata da Enrico Chiesa, ma non è mai stato convocato con i grandi. «Le mie soddisfazioni più belle? Lo scudetto con gli Allievi nazionali della Samp, dopo aver battuto l’Empoli in finale e il debutto in Lega Pro con la maglia del Pordenone nella partita contro il Lumezzane».

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