L’OMG (Ordine Mondiale della Sanità) avverte: l’obesità è sempre più la regola, non più l’eccezione. Se la situazione non cambierà “…gli esperti stimano che entro il 2030 in alcuni stati europei addirittura il 90% della popolazione sarà obesa”.
Dati poco rassicuranti per quanto riguarda il mondo giovanile. Fra i bambini delle scuole primarie (6-10 anni) si stima che un 24% sia in sovrappeso e un 12% obeso, l’11% dei bambini non fa la prima colazione e il 28% la fa in maniera non adeguata, l’82% fa una merenda a scuola qualitativamente non corretta, il 23% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano giornalmente frutta e verdura (solo il 2% dei bambini ne mangia più di 4 porzioni al giorno), il 41% dei bambini beve ogni giorno bevande zuccherate (il 17% più di una volta al giorno). Preoccupa il dato relativo alla pratica sportiva: solo 1 bambino su 10 pratica l’attività fisica raccomandata per la sua età, mentre 1 su 2 trascorre più di due ore al giorno davanti al televisore o a videogiochi e ha un televisore in camera. Infine, circa 4 madri su 10 di bambini con sovrappeso/obesità non ritengono che il proprio figlio abbia un peso eccessivo.
Oggetto di didattica è l'alimentazione. Talvolta invece le scelte all'interno delle scuole sono cattivo esempio per i nostri studenti
La coerenza, a volte, a scuola non è di casa. Ma basta dare un'occhiata ai numeri forniti dall'UNICEF, dal titolo “Bambini e adolescenti tra nutrizione e malnutrizione”, per scoprire che il problema alimentare dovrebbe essere prioritario nell'educazione delle future generazioni e non soltanto sulla carta.
A livello globale la malnutrizione è co-responsabile di più di 3 milioni di morti di bambini con meno di 5 anni, ma in Italia a preoccupare sono invece sovrappeso e obesità.
Sotto accusa, il consumo di bevande gassate, snack e merendine, zuccheri e prodotti industriali in genere.
Insomma, è necessaria una vera e propria rivoluzione culturale da iniziare in classe, ma che dovrebbe continuare nelle famiglie.
È indispensabile ed urgente un’inversione di tendenza.
Il gioco è senza dubbio uno degli strumenti più efficaci per mantenere in forma i nostri ragazzi e per garantire alla società una nuova generazione di adulti sani e attivi.
Nel frattempo, forse sarebbe il caso di smobilitare le "macchinette" che distribuiscono cibo industriale dai corridoi delle scuole.
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