Post Scriptum di Stefano Rosini

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Questa settimana , stimolato dalle polemiche sorte tra allenatori , ho voluto dedicare questo spazio di riflessione ad un grande uomo , oltre che allenatore: Pep Guardiola.
Guardiola va ammirato più che per le vittorie , per lo stile che ha avuto ed il modo in cui ha fatto giocare e fa giocare le sue squadre .Lui stesso continua a dire che sono le cose di cui è più orgoglioso .
Guardiola merita di vincere anche altrove perchè è un’ottima persona e un personaggio che porta valori positivi nel mondo del calcio.
Con i dovuti distinguo, Guardiola mi ricorda un po’ il protagonista del legal thriller di John Grisham “L’uomo della pioggia”: entrambi hanno realizzato imprese grandiose, uno nello sport, l’altro in giurisprudenza. Nel loro futuro destino professionale, niente potrebbe essere, o sarà, più come prima. E, probabilmente, niente si realizzerà più come prima.
Il Milan di SACCHI ha sicuramente rivoluzionato il calcio italiano, era bellissimo a vedersi, era formidabile negli interpreti.
GUARDIOLA ha portato all’estrema efficacia lo sterile tic toc proprio della tradizione iberica, grazie all’apporto piu’ che sostanziale della generazione spagnola piu’ forte di sempre, e sottolineo come sostanzialmente con quegli stessi giocatori, senza Messi ma con Casillas, abbiano vinto pure ARAGONES nel 2008 e DEL BOSQUE nel 2010 e 2012.
Il tecnico di una squadra,qualsiasi squadra,è buono quando riesce a sfruttare al massimo le qualità dei giocatori che ha a disposizione e penso che questo abbia fatto Guardiola;ha vinto 13 trofei e dominato il calcio mondiale di club negli ultimi anni;poi diciamo che nessuno e perfetto …. e poi sempre a sentire la solita storia che se la squadra vince sono bravi i giocatori ,se perde e colpa del tecnico .
Comunque la grandezza di Guardiola sta tutta nella sua intelligenza e nella sua enorme umiltà!
Guardiola lo scorso anno si è preso un anno sabbatico,non per andare in barca come qualche sopravvalutato allenatore nostrano,ma solo per un motivo, cioè per affinare” le sue competenze calcistiche,oltre che “aggiornare” e “rielaborare” il suo modo di intendere il calcio!
Mister Guardiola ,vive ed è nato in un mondo che va molto veloce. Come tutte le nuove generazioni,sa benissimo che non ci si può fermare mai. Non ci si può adagiare sugli allori.
Crescere ed approfondire la “materia” che uno pratica nella vita è “basilare” per sopravvivere in un pianeta che và alla velocità della luce!
Quando si parla del Barcellona,si parla,come ormai sanno tutti ,di un modello unico. Non è possibile duplicarlo da nessuna parte. Qualunque uomo,dotato di buon senso andrebbe incontro ad un fallimento certo tentando di riprodurre il gioco dei catalani. Ed ecco allora che subentrano la saggezza e l’umiltà,doti di cui Guardiola è intriso. Via a “studiare”! Prepararsi per una nuova sfida,non prestando più il fiancoa chi ti aveva oramai trovato le contromisure. Se devo rientrare in scena,lo dovrò fare con una nuova veste,dovrò essere originale,insomma un uomo nuovo!
Questo avrà pensato Guardiola,perché questo pensano e fanno tutti i vincenti. Da sempre!

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