Post Scriptum di Stefano Rosini

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Soffermiamoci sul caso Kostner- Schwarzer dal punto di vista etico-sportivo-sentimentale .
Tutto nasce da questa dichiarazione della campionessa italiana di pattinaggio: “La questione non è fino a che punto ci si spinge per amore, perché se avessi saputo che Alex si dopava, per il suo bene innanzitutto, l’avrei convinto a confessare. L’accusa di averlo coperto è per me insopportabile”.
Difficile giudicare  ed infatti  mi vengono in mente  due linee di pensiero :
1)Penso che se giustificare la Kostner è umanamente comprensibile da un lato, non lo è dal punto di vista sportivo. La Kostner comunque è un'atleta professionista, una sportiva tesserata da moltissimi anni che conosce le regole, e non solo la fidanzata di Schwazer o una povera sprovveduta e francamente non credo potesse ignorare la funzione di una macchina ipobarica soprattutto quando ad usarla è la persona che ti dorme accanto. Quattro anni di squalifica sono troppi? Può essere, considerando che in Italia accade di peggio e nessuno paga ma le "leggi sportive" forse seguono un percorso diverso
2) Addirittura viene richiesto di punirla più pesantemente del dopato ex fidanzato...
Mi chiedo, ammettendo che la Kostner sapesse e non abbia denunciato: "
 ma se a voi capitasse di scoprire che un vostro figlio o una vostra compagna/o marito/moglie etc. ..si dopa, andreste a denunciarlo alla polizia o cerchereste di dargli una mano per aiutarlo ad uscirne ?"
" In questo caso  l'etica sportiva può andare contro le regole naturali dei rapporti tra persone? "
A quale pensiero vi sentite più vicini?

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