Il Grosseto c'è nonostante l'arbitro e la sfortuna

di Paolo Pighini

Il Grosseto il colpo l'ha battuto, ma non è stato sufficiente per incamerare i tre punti contro la corazzata Sassuolo anche perchè la conduzione di gara della terna arbitrale, o meglio quaterna, ha lasciato molto a desiderare. E non tanto nella circostanza del gol fantasma (anche le immagini televisive non fanno piena chiarezza sull'episodio) quanto su altri due fatti: il fallo di mano non rilevato dell'attaccante neroverde, azione dalla quale, poi, è scaturito il gol fantasma e il cartellino giallo, anziché quello rosso, mostrato dal direttore di gara al difensore del Sassuolo che ha fermanto con la mano il bolide di Mancino lanciato verso la porta sguarnita, azione dalla quale, poi, è scaturito il calcio di rigore trasfromato da Sforzini. Nonostante tutto, però, i biancorossi di mister Ugolotti hanno dimostrato carattere, concrtezza e tanta capacità di reazione. Per ben due volte, infatti, sono riusciti a riportare in parità le sorti dell'incontro. Non solo. Proprio nei secondi finali i maremmani sono stati sfortunati: grida ancora vendetta la traversa colpita da Calderoni. Il Grosseto, quindi, è uscito a testa alta dal match contro gli emiliani e quetso fa ben sperare per la parte finale del campionato. Nella soddisfazione generale da segnalare alcune note positive personali che segnano l'inizio della linea verde: il debutto soddisfacente del giovane portiere Viotti (Narciso è andato in panchina dopo 32 gare consecutive) e la conferma del giovane difensore Calderoni. Non può passare inosservato, inoltre, l'exploit dell'attaccante Sforzini che con la doppietta (davvero spettacolare il secondo gol sia per l'impostazione che per la realizzazione) realizzata ha lasciato alle spalle il momento di appannamento. Un Grifone, dunque, destinato a togliersi altre soddisfazioni in questo finale di torneo.