E' PARTITA LA TRANSAT 2011.

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In perfetto orario, alle 13.30 di domenica 25 settembre, ciascuno degli 84 concorrenti della Transat 2011 esce dalla darsena interna di La Rochelle trainato da un gommone per oltrepassare la chiusa ed imboccare l'estuario verso l'Oceano e la partenza della regata.

Bello vedere una barca che sostiene Emergency ed una Amnesty International; il nostro solitario, invece, Niccolò Campo BIMBINGAMBA Onlus. Finalmente la vela con spirito democratico e sociale. Il mondo dei Mini 6,50 è davvero un'altra cosa.

Questa 18^ edizione è la più internazionale: Francia. Spagna, Italia, Gran Bretagna, Olanda, Svizzera, Repubblica Ceca, Portogallo, Brasile, Turchia, Usa, Australia, Cina. Gli italiani sono 8. 53 le barche nella categoria “Serie”, quella di Simone Gesi (gli altri 31 sono prototipi).

Per l'occasione la città ha messo i suoi abiti migliori: una giornata mediterranea, gente, entusiasmo, ammirazione per questi atleti.

Le sirene annunciano l'inizio delle operazioni di uscita; la chiusa della darsena è aperta, il ponte sollevato. Escono per prime le barche appoggio e poi, chiamati per nome dallo speaker, i navigatori, uno per volta.

“Dagadà – Spirito di Maremma” è pronta; sarà una delle ultime ad uscire: ci salutiamo al volo (“Pour gagné e niente di meno”, il pugno alzato).

Sentiamo lo speaker, “le plus simpatique e formidable navigateur, le monitor de voile, l'italien Simone Gesì”; cinque (5) volte cita il suo nome, come solo ad altri 3 concorrenti (francesi) è avvenuto. Questa la stima di cui gode il maremmano, per la simpatia e per quanto fatto nel 2009.

Il plotone dei tifosi follonichesi con i colori del GV LNI Follonica sono al ponte girevole e salutano il passaggio del nostro atleta.

Negli ultimi tre giorni, con l'aiuto di Stefano Barbi, Luca Del Zozzo e Daniela Klein (due della Transat 2009, bravi e competenti, amici veramente) sono stati completati i preparativi, affrontati i minimi dettagli. E' stato approfondito il dettaglio meteo e quindi le scelte strategiche da fare.

Questa volta non si è tralasciato niente, si è curata perfino la scaramanzia; ora vedremo se questi quattro anni sono stati gestiti bene da tutto il gruppo di supporto. Le sensazioni si accavallano; gioia, emozione, tensione. Il nostro rappresentante è decisamente tranquillo, sa di avere un mezzo e delle attrezzature all'altezza, controllate e ricontrollate più volte, fino all'ultimo.

Alle 17.17 è dato il segnale di partenza. Le barche si muovono piano: vento da sud ovest, leggerissimo, la prua è subito verso il mare aperto. Sarà tutta bolina, così per i primi tre giorni di navigazione, queste le previsioni, per ora assolutamente rispettate. Primo obiettivo arrivare senza intoppi e nel gruppo fino a Funchal (Isola di Madeira) dopo 1200 miglia di navigazione (ma saranno molte di più, avendo il vento in direzione contraria). Alla seconda tappa, quella verso il Brasile, si penserà nell'isola portoghese.

Simone Gesi è nel gruppo, non ci sono praticamente distacchi questa mattina (ore 12, lunedì 26 settembre). A bordo con lui i disegni di Daniele e Gabriele (i figli) e la lettera dei suoi allievi.

Dovrà stare molto attento ai “buchi” di vento (frequentissimi in queste condizioni) e speriamo che la rotta studiata a tavolino dia i propri frutti.

Sul sito della regata (“La Charente Maritime – Bahia”) è possibile seguire giornalmente le posizioni di tutte le barche.

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