Gesi in rimonta - Giovedì o venerdì l'arrivo a Funchal

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di Michele Nannini

FOLLONICA. Settimo giorno di navigazione per i velisti della Transat 2011, arrivati al largo della costa portoghese (davanti a Lisbona i Serie, al traverso della punta sud i Prototipi). Per il timoniere follonichese Simone Gesi su "Dagadà - Spirito di Maremma" continua l'avventura nella pancia del gruppo: al rilevamento di domenica pomeriggio alle 16 il timonere del Golfo era in pieno recupero, 31° e secondo degli italiani, con un distacco in diminuzione di circa 44 miglia dal leader, il francese Benoit Mariette che ha superato proprio all'ultimo rilevamento di ieri in vetta Eric Llull.

Una regata difficilissima per le particolari condizioni meteorologiche: l'alta pressione ha determinato per cinque giorni venti non superiori a 10 nodi, portanti fino a Capo Finisterre (estremità della Spagna) e poi contrari alla rotta per Funchal (Madeira). Poco prima di Capo Finisterre, per i solitari si è posta la questione se passare più larghi (verso ovest e quanto) oppure più vicini alla costa. I primi confidavano su una maggiore intensità del vento (fino a 15 nodi, seppur incostanti), i secondi, invece, su un eventuale rinforzo a terra e, comunque, sulla rotazione a destra del vento a partire dal pomeriggio del primo ottobre: questa rotazione avrebbe determinato una rotta più agevole verso Funchal, mentre chi fosse più ad ovest avrebbe proseguito ancora di bolina (vento in prua) e, quindi, bordeggio (minor velocità e più distanza). La rotazione non c'è stata, solo leggera ed avvenuta la notte scorsa, dunque sono state premiate le rotte esterne, ma non in maniera accentuata. Per fare un esempio, il cinese Chan Guo (un'autentica sorpresa), postosi molto ad ovest è stato addirittura prima, mentre alle 10 di stamane era retrocesso al 18° posto.

Questa prima tappa è dominio francese, occupando 14 dei primi 15 in classifica. Dopo un avvio promettente, italiani in leggera difficoltà. I giovanissimo Sabbatini, per cinque giorni sempre nei primi 10, è adesso 24°, nelle ultime posizioni Frattaruolo (lui sì che ha pagato dazio per la scelta estrema ad ovest). Simone Gesi oscilla tra il 30° ed il 34° posto a 44 miglia dal prima (meno di 10 ore). Lui ha scelto la rotta più a terra e la mancata rotazione del vento verso la direzione più favorevole, lo ha un po' penalizzato, anche se non troppo.

All’ultimo rilevamento, ad eccezione di alcuni, tutta la flotta ha la medesima rotta. Simone si trova con un cospicuo gruppo di barche (15 in meno di 10 miglia) e, quindi molto può ancora accadere: in regate di questo tipo infatti , almeno per la prima fase, più della posizione conta il distacco di tempo (come per qualsiasi corsa a tappe). Al momento, Simone ha un ritardo accettabile. L'obiettivo è non accumulare più di 10 ore di ritardo.

Le previsioni indicano un riduzione della pressione atmosferica già dalle prossime ore e vento ancora di prua verso Funchal, ma in aumento. Sembra vi sia un campo di fronte alla flotta caratterizzato da botte violente ed improvvise di vento, alternate a calme pressoché totali.

Successivamente, nelle ultime 100 miglia verso Madeira, il vento dovrebbe nuovamente calare. Insomma: la regata è ancora difficile, forse non più per le scelte strategiche, ma piuttosto per le capacità di conduzione della barca e le caratteristiche del mezzo stesso e delle vele in relazione alle condizioni di vento e di mare. Con le condizioni attuali, è stimabile per i "serie" l'inizio degli arrivi a Funchal il 5 ottobre.

 

 

 

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