Anche il presidente della Fipav Carlo Magri e il presidente del Coni Malagò scendono in campo per Matteo

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Di Massimo Galletti

Grosseto. Il finale sembra quello delle favole, ma questa volta a scrivere la famosa frase “E vissero felici e contenti” è lo stesso presidente della Fipav nazionale Carlo Magri, che ha telefonato personalmente ad Andrea Bartolini, allenatore della Pallavolo Orbetello, ma prima di tutto, padre di Matteo. La vicenda di Matteo, ha appassionato e scatenato ogni sorta di commento, in particolare sui “Social network” Come si ricorderà, Matteo, figlio del tecnico Bartolini era stato allontanato dalla panchina della squadra maremmana, perché non in regola con il tesseramento da dirigente, dai due arbitri dell'incontro, prima della gara della formazione lagunare a Sesto Fiorentino. La società di Orbetello, che aveva chiesto la deroga, per il ragazzo affetto dalla sindrome di down, era stata rilasciata solo verbalmente e per i quattro anni che Matteo, aveva seguito il padre e la squadra in panchina, le cose erano andate sempre bene. Ma l'allontanamento del figlio di Bartolini, dopo tutte le spiegazioni del caso, era sembrata eccessiva da parte dei due direttori gara nei confronti del ragazzo, tanto che per le proteste di “Babbo” Bartolini era stato squalificato per una giornata. Gli stessi dirigenti della società maremmana, avevano cercato di chiarire la cosa con la federazione, fino a quando è arrivata a sorpresa la telefonata del presidente Fipav in persona. Magri si è scusato personalmente a nome suo e di tutta la federazione italiana pallavolo, sia nei confronti di Bartolini, che di suo figlio Matteo, ma ha fatto di più. A ribadito che Matteo, potrà sedere in panchina, senza nessuna limitazione con la squadra, come e quando vorrà, dopo che la società avrà inoltrato la richiesta al consiglio federale e che non ci saranno problemi a concederla. Non solo Matteo, è stato invitato personalmente dal presidente ad andare in panchina con le nazionale azzurre, appena ce ne sarà l'occasione. Non potete immaginare la gioia e la commozione nella società lagunare e di tutti coloro che si sono battuti in questi giorni per Matteo affinchè la vicenda si potesse risolvere una volta per tutte. Il coordinatore nazionale degli arbitri Domenico De Luca chiarisce gli aspetti della questione dal punto di vista federale in favore dei due direttori gara “ Gli arbitri “ Spiega il coordinatore nazionale “Si sono visti costretti ad applicare il regolamento. Quello che è sembrato a prima vista un grave gesto d'insensibilità è stato purtroppo una decisione dovuta dalle norme che sono chiare. E' il regolamento a dirlo, che per motivi di sicurezza, nessuno, oltre alle persone indicate può stare in panchina. In caso d'infortunio e penso per esempio ad una pallonata in pieno volto di chi non fosse stato autorizzato come nel caso di Matteo, ad andarci di mezzo penalmente, sarebbero stati gli stessi arbitri. Quindi piano a parlare di "Insensibilità" I due "Fischietti"hanno fatto solo il loro dovere di pubblici ufficiali di gara. Vi posso assicurare che loro per primi sono veramente dispiaciuti per tutto quello che è accaduto” Andrea Bartolini affida i ringraziamenti ad una breve nota dove si legge “Sono contento che tutto si sia risolto per il meglio. Non si dovrebbe mai arrivare a creare disagio ed urtare la sensibilità della gente, ma in questo caso si è dovuto fare una piccola eccezione. Ringrazio il mondo sportivo e non, che con la sua grande sensibilità ha subito capito quale fosse il vero problema. Le regole vanno rispettate, ed io sono il primo a cercare di non oltrepassarle, così come ha fatto la mia Società, cercando di non mettere in difficoltà nessuno. Mi spiace che qualcuno abbia voluto cavalcare l' onda emotiva che a mio malgrado ho creato, ma vi rassicuro che non era mia intenzione buttare la croce su niente e nessuno. Come ho già detto, mi sono buttato in questa mia crociata, perché penso veramente che lo sport debba solo unire, rappacificare e non dividere e creare dei dissapori, e l'ho fatto solo per far capire che esistono REGOLE e regole, e che sarebbe bastato veramente poco poter permettere a mio figlio Matteo di stare vicino a ciò che più gli piace senza creare tutto questo trambusto mediatico. Ringrazio la federazione il suo presidente Magri, ed il presidente del Coni Malagò, che non appena avuta notizia di quanto stava accadendo hanno preso subito in mano la situazione e dato la loro piena disponibilità a risolvere il tutto nel più positivo dei modi. Ringrazio tutti quanti quelli che in questo momento hanno dato il loro appoggio a Matteo. Un grazie di cuore a tutti” Massimo Galletti

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